Comune di Firenze
Via di Santa Monaca
Nota: la lunetta della Madonna col bambino (incisione) e Croce della ex Chiesa di Santa Monica.
Il nucleo conventuale delle monache agostiniane di Santa Monica, dette popolarmente di Santa Monaca, fu donato da Umbertino de' Bardi nel 1442; nel 1447 iniziò la costruzione della chiesa. Sotto il patrocinio dalla famiglia Capponi, ne conserva lo stemma nella semplice facciata con il portale quattrocentesco.
Nel XVI sec. l'edificio fu ampiamente rimaneggiato, con il rifacimento dell'altare (con la Deposizione di Giovanni Maria Butteri, (1540-1606) e del coro delle monache; infine Cosimo Ulivelli (1615-1705) intorno al 1700 affrescò la volta con la Gloria di San Martino. Soppresso il convento nel 1808, l'edificio fu adibito a diversi usi. La chiesa, sconsacrata, é sede di varie organizzazioni e utilizzata per riunioni, mostre e concerti.
La Croce dell'ex chiesa di Santa Monica di Firenze |
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La parola tabernacolo (in latino Tabernaculum - diminutivo di Taberna dal significato di Dimora), nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della dimora di Dio presso gli uomini. Comunemente, nelle lingue moderne, con tabernacolo si intende una struttura a forma di scatola presente in tutte le chiese cattoliche e di altre confessioni cristiane nella quale sono conservate le ostie consacrate dopo la Celebrazione Eucaristica. Il termine tabernacolo è utilizzato anche come sinonimo per le edicole sacre o edicole votive (definite nel nord est d'Italia anche coi nomi di capitelli o santelle) che proteggono un'immagine sacra oggetto di culto, sia all'interno delle chiese, sia lungo le strade, sulle facciate delle case, o nelle campagne. (Da Wikipedia)
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