domenica 24 aprile 2016

San Biagio Saracinisco. San Pio da Pietrelcina

Edicola Sacra
Comune di San Biagio Saracinisco (Frosinone)
Strada Statale per Picinisco (SS 627)
Nota: La statua bronzea di San Pio da Pietrelcina






PER SAPERE DI PIÙ
STORIA
San Biagio Saracinisco, per la ricchezza di risorse naturali quali sorgenti e corsi d'acqua, pascoli, terreni agricoli e minerali ferrosi e soprattutto per la sua felice posizione geografica, posto com'era al centro di importanti vie di comunicazione fondamentali dal punto di vista strategico e per le attività di scambio fra la Valle di Comino e l'Alta Valle del Volturno, ha vissuto tre distinti momenti storici:

1) Pre-Romano e Romano
La frequentazione del territorio di popolazioni italiche di ceppo osco-sabellico e più precisamente di sanniti Pentri sin dall'età arcaica (E.T. Salmon) e che poneva il territorio di San Biagio Saracinisco in pieno Sannio con un nucleo abitativo stabile: (Le mura fortificate di Monte S.Croce, l'adiacente necropoli di Omini Morti, il sito produttivo e i diversi siti abitativi, recentemente individuati dalla soprintendenza archeologica). Ha subito la conquista dei romani nella terza Guerra Sannitica, nel 293 a.c., seguendo la stessa sorte di Atina ad opera dei consoli Spurio Carvilio Massimo e Lucio Papirio Cursore (da Tito Livio).

2) Post-Romano
Dopo la caduta dell'Impero Romano inizia il periodo buio delle occupazioni barbariche (Goti, Vandali e Saraceni) a seguito delle quali intorno all'anno 1000 viene citato il toponimo "SARACINISCUM" dal quale probabilmente deriva l'attuale Saracinisco insieme al nome del Santo omonimo.
Con la fase feudale, il territorio é oggetto di dominio di principi e conti sino a che, donato a Montecassino, non fu occupato dalle truppe francesi.
Nell'anno 1858 il Re di Napoli, Ferdinando II, costituì l'attuale Comune.

3) Contemporaneo
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, torna in primo piano l'importanza strategica di Monte S. Croce, dove le truppe tedesche si attestano contro le truppe alleate, per contenerne l'avanzata, costituendo quella formidabile linea di difesa denominata "Gustav", voluta dal maresciallo Albert Kesselring.
A distanza di 2500 anni dalla prima fortificazione dei sanniti contro i romani, la Storia si ripete nello stesso luogo con i tedeschi contro gli alleati.

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La parola tabernacolo (in latino Tabernaculum - diminutivo di Taberna dal significato di Dimora), nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della dimora di Dio presso gli uomini. Comunemente, nelle lingue moderne, con tabernacolo si intende una struttura a forma di scatola presente in tutte le chiese cattoliche e di altre confessioni cristiane nella quale sono conservate le ostie consacrate dopo la Celebrazione Eucaristica. Il termine tabernacolo è utilizzato anche come sinonimo per le edicole sacre o edicole votive (definite nel nord est d'Italia anche coi nomi di capitelli o santelle) che proteggono un'immagine sacra oggetto di culto, sia all'interno delle chiese, sia lungo le strade, sulle facciate delle case, o nelle campagne. (Da Wikipedia)

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