Edicola Sacra
Comune di Fagnano Alto (L'Aquila)
Via Ripetta Nuova
Nota: La lunetta dell'affresco: Il Gesù morto con la Madonna e i santi da individuare. La Chiesa di Sant'Antonio Abate (sec. XV) e l'altra lunetta della porta laterale destra: l'affresco della Madonna con i Santi da individuare.
LA CHIESA EDIFICATA NEL SEC. XV
E' STATA AMPLIATA SUCCESSIVA-
MENTE.
AD UNICA AULA PRESENTA IL
PRESBITERIO SORRETTO DA VOLTE
A CROCIERA.
IL PORTALE IN PIETRA CON ARCO
SOVRASTANTE RECA IL MONOGRAM-
MA BERNARDINIANO ALL'INTERNO
E' CONSERVATA L'IMMAGINE DI
S.MARIA DEGLI ANGELI
LAVORO ESEGUITI DALLA
COMUNIT' MONTANA SIRENTINA
CON IL CONTRIBUTO DELLA
REGIONE ABRUZZO
Fagnano Alto
richiama l'idea della "città diffusa". Infatti il comune é un insieme di 10 centri abitati Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara, Opi, Pedicciano, Ripa, Termine e Vallecupa, posti ad una quota che varia dai 567 m. di Campagna ai 876 m. di Castello. Si trovano tutti nella parte di territorio più a Nord della Comunità Montana Sirentina, in prossimità della conca aquilama. Questo sistema insediativo richiama quello italico dei Pagus, un insieme di piccoli centri facenti capo ad una comunità (Aufenginum).
Oggi, queste piccole realtà sparse nel territorio riassumono con ancor più forza questo concetto, diventando sempre più dementi naturali in un contesto territoriale in cui lo spopolamento ne caratterizza i segni visibili. I centri abitati, che insieme contano circa 450 abitanti, si trovano tutti in prossimità della statale 264 che collega l'Aquila con Sulmona, in un territorio abbastanza omogeneo dal punto di vista ambientale. I campi coltivati, il fiume Aterno e l'asse viario sono i segni evidenti di un territorio al cui orizzonte é sempre possibile scorgere, ad ovest l'inconfondibile massa del Sirente e, a Nord, la cima del gran Sasso, in uno scenario unico.
richiama l'idea della "città diffusa". Infatti il comune é un insieme di 10 centri abitati Campana, Castello, Colle, Corbellino, Frascara, Opi, Pedicciano, Ripa, Termine e Vallecupa, posti ad una quota che varia dai 567 m. di Campagna ai 876 m. di Castello. Si trovano tutti nella parte di territorio più a Nord della Comunità Montana Sirentina, in prossimità della conca aquilama. Questo sistema insediativo richiama quello italico dei Pagus, un insieme di piccoli centri facenti capo ad una comunità (Aufenginum).
Oggi, queste piccole realtà sparse nel territorio riassumono con ancor più forza questo concetto, diventando sempre più dementi naturali in un contesto territoriale in cui lo spopolamento ne caratterizza i segni visibili. I centri abitati, che insieme contano circa 450 abitanti, si trovano tutti in prossimità della statale 264 che collega l'Aquila con Sulmona, in un territorio abbastanza omogeneo dal punto di vista ambientale. I campi coltivati, il fiume Aterno e l'asse viario sono i segni evidenti di un territorio al cui orizzonte é sempre possibile scorgere, ad ovest l'inconfondibile massa del Sirente e, a Nord, la cima del gran Sasso, in uno scenario unico.
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La parola tabernacolo (in latino Tabernaculum - diminutivo di Taberna dal significato di Dimora), nella tradizione ebraica e cristiana significa il luogo della dimora di Dio presso gli uomini. Comunemente, nelle lingue moderne, con tabernacolo si intende una struttura a forma di scatola presente in tutte le chiese cattoliche e di altre confessioni cristiane nella quale sono conservate le ostie consacrate dopo la Celebrazione Eucaristica. Il termine tabernacolo è utilizzato anche come sinonimo per le edicole sacre o edicole votive (definite nel nord est d'Italia anche coi nomi di capitelli o santelle) che proteggono un'immagine sacra oggetto di culto, sia all'interno delle chiese, sia lungo le strade, sulle facciate delle case, o nelle campagne. (Da Wikipedia)
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